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PERCHÉ E COME SI SVOLGE UNA PSICOTERAPIA ONLINE?
Nei casi in cui esistono dei limiti oggettivi per svolgere gli incontri di persona, ovvero le distanze impediscono di potersi recare presso lo studio di psicoterapia, oppure alcune malattie invalidanti non consentono al paziente di potersi spostare, o ancora gli impegni lavorativi portano a viaggiare spesso per cui si è impossibilitati a potersi presentare all’appuntamento settimanale in loco. In tutti questi casi è possibile fare gli incontri via Skype e svolgere regolarmente un soddisfacente ciclo di psicoterapia, ottenendo ottimi risultati.
E’ sufficiente, dunque, avere un pc, un tablet e installare Skype per poter richiedere una seduta online a distanza. Quindi, dopo aver preso contatti via whatsapp o compilando il form per una prima seduta gratuita, in seguito si concorda l’incontro e si paga preventivamente il colloquio con un semplice bonifico.
QUANTO TEMPO RICHIEDE UNA PSICOTERAPIA?
Non è possibile definire con precisione la durata di una psicoterapia poiché intervengono una serie di variabili a condizionare i tempi e i risultati. Dunque, la gravità dei sintomi iniziali, la frequenza concordata degli incontri, non ultime ma di primaria importanza, la volontà, la motivazione e le resistenze inconsce messe in atto dal paziente, determinano tempistiche differenti da individuo a individuo.
Tuttavia, la mia esperienza mi porta a dire che in genere un tempo necessario per elaborare i vissuti, giungere ad una comprensione profonda, e produrre un cambiamento efficace e duraturo nel tempo è di circa tre anni.
LA PSICOTERAPIA MI PUÒ AIUTARE?
Determinanti, per il buon esito di una psicoterapia, sono alcuni fattori: la motivazione al cambiamento, la costanza e la perseveranza.
Senza un’adeguata e consapevole volontà al cambiamento nessuna terapia può funzionare e produrre risultati efficaci. Di frequente mi trovo a dire ai pazienti che la mia presenza e il mio contributo professionale, gli strumenti che fornisco, possono essere la “chiave per quella serratura che apre la porta al cambiamento”, tuttavia è fondamentale che la chiave siano loro ad impugnarla e a girarla.
Dunque, prima di intraprendere un percorso di psicoterapia è giusto per te valutare adeguatamente le reali motivazioni, le intenzioni e le aspettative rispetto al tuo cambiamento.
QUANDO SI CONCLUDE LA PSICOTERAPIA?
Una psicoterapia si può ritenere conclusa quando, una volta raggiunta una considerevole riduzione della sintomatologia, il paziente giungendo ad una buona consapevolezza dei propri vissuti interni, riesce ad abbandonare i vecchi automatismi e a mettere in atto azioni nuove, dunque, comportamenti più adattivi.
Nel paziente si attivano nuove forze di volontà atte ad affrontare e fronteggiare in maniera adeguata gli eventi a cui va incontro, instaurando cambiamenti, nel tempo stabili e duraturi, che portano ad una migliore qualità della vita. Questi fattori possono considerarsi indici della giusta conclusione della terapia.
SE ANNULLO UN INCONTRO DI PSICOTERPIA, DEVO COMUNQUE PAGARLO?
Una delle regole che definisco in sede di contratto terapeutico insieme ai miei pazienti è, certamente, la possibilità di poter annullare l’incontro di psicoterapia. Tuttavia, un colloquio può essere annullato e non saldato nei casi in cui vengo informata in un tempo di ALMENO 24 ORE dall’orario dell’appuntamento concordato, altrimenti la seduta va comunque pagata. Fanno eccezione i casi di imprevisti e di urgenze sopravvenute all’ultimo momento.
COME POSSO PAGARE LE SEDUTE DI PSICOTERAPIA?
Il pagamento può avvenire attraverso diverse modalità: denaro contante, bonifico o assegno bancario. Altresì, è possibile saldare le sedute mediante bancomat, carte di credito, di debito e prepagate per mezzo di Pos (Point of sale) così come previsto dal D.M. 24/01/2014.
Perché gli incontri di psicoterapia possano andare in detrazione dall’IRPEF come spese sanitarie, i pagamenti devono essere eseguiti con bonifico o assegno bancario, carte di credito o debito, secondo le modalità previste dalla legge (Legge di Bilancio, 2020).
I COSTI SOSTENUTI PER LA PSICOTERAPIA SONO CONSIDERATI SPESE DETRAIBILI DALL’IRPEF?
Sì, i costi sostenuti per la psicoterapia sono considerati spese sanitarie (in conformità all’art. 15, comma 1, lett. c) del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) per finalità terapeutiche senza prescrizione medica.
La Legge di Bilancio 2020 avvia la possibilità di detrazione delle spese sanitarie esclusivamente nei casi in cui i pagamenti siano tracciabili (i pagamenti devono, quindi, essere effettuati per mezzo di bonifico o assegno bancario, carte di credito o di debito). Una descrizione analitica è data dalla Circolare 20/E/2011 dell’Agenzia delle Entrate.
LE SPESE PER LA PSICOTERAPIA POSSONO ESSERE RIMBORSABILI A LIVELLO ASSICURATIVO?
Sì, esistono alcune polizze assicurative per la copertura di spese sanitarie che permettono di rimborsarne il costo totale o parziale del servizio, secondo quanto definito dalla polizza stessa.
Molti piani di copertura assicurativa non sono di libera adesione, ma sono riservati ai dipendenti di specifiche aziende e a particolari categorie di lavoratori.
PERCHE’ ANDARE DALLO PSICOLOGO UNA VOLTA A SETTIMANA?
Un incontro a settimana permette sia al terapeuta che al paziente di non perdere di vista il focus del lavoro terapeutico, gli obiettivi stabiliti e raggiungere, in un tempo ragionevole, un cambiamento stabile e duraturo da parte della persona, nonché pervenire ad una migliore qualità della vita.
La mia esperienza mi porta a dire che dilatare gli incontri ad una frequenza quindicinale, come più volte mi è stato chiesto dai pazienti, condurrebbe ad un ragionevole rischio per il paziente di fare un mero resoconto dei vissuti e degli accadimenti trascorsi nell’intervallo di tempo tra un incontro e l’altro (a scapito di un lavoro che indaghi le modalità disfunzionali e le reali cause della sofferenza che lo hanno portato ad intraprendere una psicoterapia). Questo non è un lavoro terapeutico.
Altresì, ciò comporta un notevole allungamento dei tempi per alleviare il peso dei sintomi del malessere che ha condotto la persona in terapia e ancora di più per il raggiungimento di un cambiamento più adattivo con il rischio di perdere fiducia e scoraggiarsi.
Spesso mi trovo a spiegare ai pazienti che la psicoterapia va considerata come una palestra della mente che prevede, per nuovi apprendimenti, un allenamento continuo nel monitorare i propri vissuti interiori, come i pensieri, gli stati d’animo, le emozioni e i comportamenti che ne conseguono. Per raggiungere dei risultati evidenti e ottimali in palestra, a livello muscolare, occorre una frequenza di due se non tre volte a settimana, mentre sarebbe impossibile raggiungerli una volta ogni quindici giorni. Per la sfera psichica vale la stessa logica, dunque, il medesimo allenamento, il monitoraggio puntuale e preciso da parte sia del paziente ma anche del terapeuta e il raggiungimento di risultati efficaci per un cambiamento stabile può essere conseguito da una frequenza settimanale.
QUANTO DURA UNA SEDUTA?
La durata per ogni seduta è di 50 minuti. Per entrambi, è il tempo ottimale in cui si riesce ad utilizzare in maniera efficace i processi attentivi e le energie disponibili.
E’ il tempo adeguato per riuscire ad entrare in contatto con i tuoi spazi psichici, i tuoi vissuti affettivi ed emotivi, funzionale al lavoro di rielaborazione, consapevolezza, e cambiamento.
QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA PSICOLOGO, PSICOTERAPEUTA E PSICHIATRA?
Lo Psicologo consegue la laurea in Psicologia. Dopo aver superato l’esame di stato che gli permette l’abilitazione all’esercizio della professione ed essere regolarmente iscritto all’Albo Professionale dell’Ordine degli Psicologi è deputato alla presa in carico di pazienti, le cui competenze sono: analizzare la domanda di aiuto, utilizzare il colloquio clinico e somministrare test psicologici per una valutazione diagnostica, nonché osservare e valutare elementi non verbali e relazionali. In presenza di una sofferenza psichica significativa, che può avere origine in esperienze lontane nel tempo, o in presenza di una sintomatologia clinica importante, può valutare la necessità di un trattamento terapeutico che però è di competenza esclusiva dello psicoterapeuta.
Lo Psicoterapeuta è uno psicologo abilitato alla professione o un medico che hanno frequentato una scuola di specializzazione in psicoterapia della durata di quattro anni. Esistono numerose scuole di specializzazioni con approcci terapeutici differenti. Lo psicoterapeuta, per il trattamento di disturbi mentali, utilizza tecniche di intervento specifiche che si diversificano a seconda dell’approccio utilizzato. Pur variando il modello teorico di riferimento, l’obiettivo terapeutico è la riduzione del sintomo, rintracciare le origini e le cause del malessere, fare un’analisi dei vissuti interiori, che permettano al paziente di raggiungere una maggiore flessibilità e cambiamenti più adattivi. Elementi fondamentali nel lavoro terapeutico sono l’empatia e l’alleanza terapeutica che si instaura tra lo psicoterapeuta e il paziente.
Lo Psichiatra ha una laurea in Medicina e Chirurgia e una specializzazione post – lauream in Psichiatria. Si occupa dei disturbi mentali sotto il profilo organico, richiede e valuta esami clinici, e si avvale di trattamenti farmacologici, prescrive dunque psicofarmaci.