DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO IN ETA’ EVOLUTIVA - Nicoletta Dezi
DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO IN ETA’ EVOLUTIVA

I disturbi specifici dell’apprendimento, solitamente rappresentati dall’acronimo DSA, sono quei disturbi che interessano la condizione clinica evolutiva di difficoltà di apprendimento che coinvolge la lettura, la scrittura e il calcolo che si manifestano con l’inizio della scolarizzazione. Si tratta di disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi, infatti, interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici.

In relazione al deficit funzionale vengono comunemente distinti in: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia.

La dislessia, ovvero disturbo nella lettura, è caratterizzata dalla difficoltà nel bambino ad effettuare una lettura accurata e/o fluente. Il piccolo, all’inizio del percorso scolastico della scuola primaria, mostra delle difficoltà a riconoscere le lettere dell’alfabeto, a fissare la corrispondenza fra segni grafici e ad automatizzare tale processo di conversione, la lettura, pertanto, potrà risultare lenta, faticosa e sillabata. Tale difficoltà si ripercuote sull’apprendimento scolastico e sulle attività di vita quotidiana che richiedono la lettura di testi scritti.

La disortografia è un disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura, legata quindi agli aspetti linguistici, e consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto da un punto di vista ortografico. Il bambino con tale problematica presenta una difficoltà nell’applicare le regole di conversione dal suono alla parola scritta, dunque a riconoscere i suoni che compongono la parola, a individuare le regolarità o irregolarità ortografiche e a individuare il corretto ordine con cui questi elementi si compongono.

La disgrafia, ovvero, disturbo nella grafia, fa riferimento, invece, alla componente esecutiva, grafo-motoria – scrittura poco leggibile; il bambino disgrafico solitamente presenta un’incapacità di utilizzare lo spazio nel foglio, può mostrare una cattiva impugnatura della penna o matita, difficoltà nel produrre forme geometriche e nella copia di immagini e un’ alternanza tra micro e macrografia.

La discalculia riguarda la difficoltà a comprendere ed operare con i numeri e la difficoltà ad automatizzare alcuni compiti numerici e di calcolo. Il bambino discalculico può presentare difficoltà nella cognizione numerica (meccanismi di quantificazione, seriazione, comparazione, capire il valore posizionale delle cifre, associazione numero quantità, eseguire calcoli a mente), nelle procedure esecutive (lettura, scrittura, messa in colonna dei numeri) e di calcolo (recuperare i risultati delle tabelline, recupero dei fatti numerici e algoritmo del calcolo scritto).

Una diagnosi di DSA avviene in una fase successiva all’inizio del processo di apprendimento scolastico. E’ necessario, infatti, che sia terminato il normale processo di insegnamento delle abilità di lettura e scrittura (fine della seconda – scuola primaria o elementare) e di calcolo (fine della terza primaria).

Una valutazione diagnostica viene effettuata in seguito alla segnalazione degli insegnanti o alla individuazione da parte dei genitori degli indicatori di rischio.

L’iter diagnostico prevede:

  • Colloquio di anamnesi
  • Valutazione
  • Colloquio di restituzione
  • Trattamento e potenziamento cognitivo.

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