Una valutazione diagnostica viene effettuata in seguito alla segnalazione degli insegnanti o alla individuazione da parte dei genitori degli indicatori di rischio.
L’iter diagnostico prevede:
Colloquio di anamnesi
Viene svolto con i genitori un colloquio anamnestico volto a valutare le tappe di sviluppo psicomotorio e linguistico del bambino ed eventuali problematiche cliniche che possono influenzare gli apprendimenti scolastici. In questa sede vengono inoltre indagate con la famiglia le difficoltà scolastiche del bambino. Si condivide in questa fase iniziale con la famiglia il progetto di valutazione (tempi, modalità ed eventuali accertamenti medici necessari al completamento diagnostico).
Valutazione
Vengono somministrati al bambino alcuni test per valutare il profilo neuropsicologico e il funzionamento cognitivo. La Consensus Conference, nel documento redatto nel gennaio 2007, ha indicato, come principale criterio necessario per effettuare una diagnosi di DSA, quello della “discrepanza” tra abilità nel dominio specifico interessato e l’intelligenza generale. Infatti i bambini con DSA hanno un’intelligenza nella norma o superiore alla media. I domini specifici dei DSA sono: lettura, ortografia, grafia, numero, procedure esecutive del numero e calcolo. Si affianca a questo la necessità di escludere la presenza di disturbi sensoriali o neurologici gravi e di disturbi significativi della sfera emotiva, ma anche di situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possono interferire con un’adeguata istruzione.
Vengono quindi sottoposti specifici test per l’indagine degli apprendimenti: si valutano, dunque, le abilità di lettura, di scrittura e delle competenze ortografiche, la comprensione dei testi scritti, la componente grafica e le abilità di calcolo al fine di individuare eventuali deficit specifici nelle diverse aree dell’apprendimento.
Si indagano, altresì, mediante la somministrazione di determinate batterie testistiche le funzioni mnestiche, esecutive, attentive. Infine, si esplorano le aree della condizione emotiva – relazionale e lo sviluppo prassico e motorio.
Colloquio di restituzione
Al termine della valutazione diagnostica viene redatta una relazione conclusiva che si configura come “segnalazione scolastica” nel caso in cui sia stato individuato uno o più disturbi specifici dell’apprendimento. Questa fase rappresenta un momento molto importante per confrontarsi con la famiglia rispetto al funzionamento generale del bambino e per definire un tempestivo trattamento specifico, nonché concordare eventuali strategie utili al successo scolastico. Queste ultime andranno riportate nel “piano didattico personalizzato” (PDP), che rappresenta il patto tra la scuola e la famiglia, come indicato dalla legge 170/2010.
La famiglia diventa a questo punto protagonista nel rapporto con la scuola e si può avvalere del supporto dello psicologo per un confronto attivo con la scuola al fine di individuare i contenuti della didattica personalizzata.
TRATTAMENTO E POTENZIAMENTO COGNITIVO
Le linee guida indicano la necessità di provvedere tempestivamente ad un trattamento di potenziamento delle fragilità emerse. Il professionista concorda con la famiglia un ciclo di trattamento, in seguito al quale si rivaluteranno gli apprendimenti. Tale trattamento prevede incontri bisettimanali, nei quali verranno potenziati ed automatizzati processi e abilità non del tutto sviluppati o automatizzati.
Ogni trattamento è personalizzato e impostato sulle specifiche difficoltà del bambino, il quale approccerà al materiale riabilitativo, caratterizzato da specifici software cognitivi – riabilitativi e materiale carta e matita, esclusivamente attraverso attività ludiche. Parallelamente lo psicologo lavorerà per favorire nel bambino maggiori livelli di autostima e fiducia in sé stesso che possono essere stati minati dalle difficoltà sperimentate e percepite, poiché vistosi più lento e in difficoltà rispetto al gruppo classe. Il bambino potrà essere aiutato, altresì, a gestire in modo più efficace l’ansia o particolari stati emotivi laddove fossero emersi.