FOBIA SPECIFICA - Nicoletta Dezi

La fobia specifica è una paura o ansia marcate nei confronti di un elemento specifico, sempre presente e spesso irrazionale rispetto alle paure comuni.

La paura o l’ansia sono sproporzionate rispetto al reale pericolo rappresentato dall’oggetto o dalla situazione specifici che possono essere definiti lo stimolo fobico.  Si tratta di un processo che si instaura nella persona facendole provare stati di ansia e terrore spropositati nei confronti dello stimolo fobico,  tanto da farle mettere in atto comportamenti di evitamento delle situazioni nelle quali è probabile trovarsi faccia a faccia con tale stimolo. L’individuo evita, dunque, attivamente la situazione, oppure se non è in grado di evitarla o decide di non evitarla, l’oggetto o la  situazione fobici evocano in lui paura o ansia intense e gravi. Per evitamento attivo si intende che la persona mette in atto, intenzionalmente, comportamenti finalizzati a prevenire o ridurre al minimo il contatto con gli oggetti o le situazioni fobici. Temendo di incontrare tali stimoli fobici, le persone evitano le situazioni potenzialmente pericolose arrivando a volte a vivere chiuse in casa, con una grande compromissione della loro vita sociale e lavorativa, alcuni esempi possono essere: evitare di accettare un lavoro in un ambiente in cui lo stimolo fobico è più comune; percorrere tunnel piuttosto che ponti durante gli  spostamenti quotidiani per andare al lavoro a causa della paura delle altezze; evitare di entrare in una stanza buia per paura dei ragni o il ripetuto rifiuto di accettare offerte di viaggi di lavoro a causa della paura di volare.

Quello della fobia specifica è un disturbo interessante in quanto i sintomi della fobia sono ben definiti, mentre lo stimolo fobico varia molto da persona a persona: molte fobie sono consolidate e comuni (altitudine, animali pericolosi, siringhe), mentre in alcuni individui può instaurarsi una fobia specifica per stimoli molto insoliti come alimenti particolari, tonalità di colore o suoni specifici, il che spesso crea in queste persone una sensazione di vergogna rispetto al loro timore.

La fobia specifica può svilupparsi in differenti modi: solitamente in seguito ad un evento traumatico (per esempio essere attaccati da un animale), in tale circostanza avviene un’associazione in cui si collega lo stimolo che ha generato il disagio (l’animale che ha aggredito la persona) con la sensazione di malessere che si è sperimentata, trasformando lo stimolo che di per sé potremmo considerare neutro (l’animale che in genere non aggredisce la persona) in uno stimolo fobico.

Anche osservare un evento traumatico senza testarlo direttamente su di sé può generare una fobia specifica: se un elemento ha fatto del male a altri potrebbe farlo anche alla persona che osserva, pertanto si crea lo stesso meccanismo di associazione e genera una fobia.
L’associazione è ancora più forte se durante un’esperienza si ha un attacco di panico. In questo caso la persona collega quello che stava facendo o osservando alla sensazione di malessere e forte ansia connessa all’attacco di panico stesso. In questi casi si possono generare le fobie più stravaganti: una persona per esempio potrebbe iniziare a temere il colore blu perché al momento dell’attacco si trovava di fronte ad una parete di quel colore, associando un elemento non rilevante alla sensazione di panico. Di qui la grande varietà di fobie, spesso imbarazzanti per il soggetto che ne soffre, giustificate però da questo meccanismo.

Infine le fobie possono generarsi dalla trasmissione di informazioni su qualche argomento da parte di altri. La persona si preoccupa, rimugina sulla pericolosità di quello che ha appreso e se viene presa dall’ansia può sviluppare una fobia specifica anche in questa condizione di “sentito dire”.
In tutti questi casi comunque il meccanismo della fobia consiste nell’associare un preciso stimolo a una sensazione di malessere, la persona, dunque, apprende che la sua ansia è causata da quel preciso stimolo fobico, lo vorrà evitare a ogni costo, limitandosi nel funzionamento sociale e vivendo in uno stato di maggior tensione e paura. 

Phone: +393398641139
Ricevo in Roma (via Olindo Malagodi, Stazione Tiburtina) e in Velletri (via dei Volsci, 71)